

Eleonora ARt
Artista figurativa ritrattistainsegnante della tecnica del pastello morbido

La Pittrice di anime


L’arte come voce dell’anima
Sono cresciuta in un mondo fatto di colori e tele, circondata dal profumo dell’olio e dal suono delle pennellate che prendevano vita sotto le mani della mia famiglia materna.
Il disegno è sempre stato nel mio cuore, ma il tempo per dedicarmi completamente ad esso sembrava sfuggirmi.
Poi, nel 2017, tutto è cambiato, durante una vacanza, ho incrociato una ragazza che dipingeva una coppia di angeli sul marciapiede, mi sono fermata, rapita dalla magia di quel gesto. Tornata a casa, ho acquistato i miei primi pastelli e ho dipinto un angelo sulla parete della mia camera.
Da quel giorno non mi sono mai più fermata.
Un’arte che racconta, un’arte che respira
Appartengo alla corrente del Naturalismo Contemporaneo e utilizzo il pastello soft, un medium che mi permette di dare forma a emozioni autentiche. Dipingo a partire da una fotografia, ma la mia vera passione è raccontare l’anima di chi ritraggo.
Volti intensi, sguardi che parlano, frammenti di luce e colore che esaltano la bellezza senza tradire la verità.
Ogni giorno metto nel mio lavoro
dedizione, sacrificio, amore e sogno.
Voglio che le mie opere non siano semplicemente belle, ma dinamiche, espressive, vive.
Oltre all’estetica, per me conta ciò che si cela sotto la superficie: la bellezza interiore, quella che spesso resta in ombra ma che, se catturata, può risplendere più di qualsiasi colore.
Il mio omaggio alle donne
La figura femminile domina la mia ricerca pittorica. Ma le donne che ritraggo non si rivelano subito: si lasciano scoprire lentamente, tra pieghe di colore e silenzi vibranti. Sono muse misteriose, profonde, a volte inaccessibili. Le accompagno, le ascolto, e poi le lascio libere di vivere nel frammento che ho scelto di dipingere.
Quando non dipingo, cammino. Sento il passo sul terreno come un ritmo interiore, annoto pensieri tra le pagine di libri dimenticati, e osservo il mondo come se cercassi continuamente un volto da far parlare.


Il pastello la magia che si intreccia alle dita.
Il pastello non è soltanto una tecnica: è un linguaggio antico, quasi rituale, che consente alle mani di parlare direttamente con il colore.
Non ci sono strumenti intermedi, non ci sono barriere solo la pelle, la polvere, l’istinto.
È un incontro puro tra materia e emozione, dove il pigmento prende vita sotto le dita, modellandosi come pensiero che vibra.
Questo gesto, immutato nei secoli, conserva ancora oggi la sua potenza originaria: ogni opera nasce sporcandosi le mani, procedendo per strati, sfumature, silenzi… fino a trasformarsi in visione.
Una tecnica che avvolge, seduce, trattiene
Il pastello non si sceglie per caso.
Ti chiama. Ti rapisce.
E poi non ti lascia più andare.
Richiede studio, pazienza, devozione.
Ma in cambio offre una connessione profonda, quasi viscerale, con il colore più puro, quello che non ha bisogno di mediazioni.
Chi lo scopre, raramente lo abbandona: è una forma d’arte che entra sotto pelle e pulsa con il ritmo dell’anima.
Fede al pigmento, fedeltà al cuore
Essere pastellista è una forma di lealtà.
Non è semplice preferenza: è appartenenza.
Altri strumenti possono affascinare, ma il pastello ritorna, come un amore antico che non ha bisogno di parole.
Io ne sono testimone.
Eleonora