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La rappresentazione dell’uomo è spesso intrappolata fra cliché di forza e ritratti estetizzanti. 

Con “Figure maschili” cerco un terzo spazio: quello dove la solidità convive con la fragilità, dove il corpo è armatura ma anche risonanza emotiva.

Focus creativo

1. Vulnerabilità visibile: ritraggo gesti d’intervallo

2. Fisicità non eroica: nessun idealismo da poster: cicatrici, tatuaggi sbiaditi, peli irregolari diventano topografia narrativa, non imperfezioni da limare.

3.Dialogo materia-identità: il pastello, friabile, appoggiato su cartone o legno sottolinea la coesistenza di forza (supporto duro) e polvere (segno labile).

Temi ricorrenti

Ritratti di persone note, di uomini celebri colti fuori dall’icona, dentro la loro normalità. Voglio che lo spettatore dimentichi per un attimo il personaggio pubblico e incontri l’essere umano che lo abita, punto a riconoscere l’energia, non solo i tratti. Se lo sguardo vibra di verità, la somiglianza arriverà di conseguenza. 

Gli anziani: il volto vissuto è un archivio di rughe-traccia: racconta tempi che non ho abitato ma posso ascoltare.

Musicisti: il gesto musicale è corpo che diventa strumento. Mostra concentrazione, fatica, estasi insieme.

Volti sorridenti: la gioia maschile spesso viene censurata o derubricata a ironia. Voglio restituirla come emozione piena e legittima.

Volti seri: la serietà non è durezza: può essere ascolto, riserva, dolcezza trattenuta

Insieme, questi filoni compongono un mosaico di maschilità che attraversa età, passioni e stati d’animo: dal nonno che porta sul volto la cronaca di un secolo, al musicista che fa vibrare il presente, fino ai sorrisi e ai silenzi che rivelano ciò che le parole spesso non dicono.

Esperienza per lo spettatore

Voglio che il pubblico senta, quasi tattile, la superficie del disegno: il ruvido del cartone sotto la polvere morbida del pastello, che colga la complessità di un’identità maschile non ridotta a posture di potere, ma abitata da pause, dubbi, attimi di tenerezza.

Turate (COMO) Via Giuseppe Garibaldi n° 10

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   © 2017-2025 Eleonora Sgura pittrice figurativa ritrattista

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